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Paesi dove operiamo

Etiopia

Circa un quinto della popolazione etiope vive in aree urbane mentre la maggior parte, ovvero l’85% vive nelle aree rurali in situazione di povertà o estrema indigenza. La Fondazione Butterfly è attiva principalmente in Tigray, regione ai confini con l’Eritrea, particolarmente soggetta al lunghi periodi di siccità, dove vivono oltre sei milioni di persone.
L’Etiopia è la quinta nazione al mondo con la maggiore percentuale di decessi legati al consumo di acqua non potabile. Nel 2017, più di 60 mila persone sono decedute a causa di malattie, quali colera o diarrea, legate all’approvvigionamento di acqua non potabile ed è stato riscontrato che per il 15%, si trattava di bambini di età inferiore ai cinque anni.
Il fatto che una grande maggioranza della popolazione etiope viva nelle aree rurali ed in comunità molto frazionate in un territorio di montagna, crea particolari problematiche per quanto concerne l’educazione scolastica, un sano approvvigionamento idrico e la sanità.
La realizzazione di strutture per l’accesso all’acqua e la costruzione di scuole primarie contribuisce a limitare importanti movimenti migratori.

Nel corso di questi anni la Fondazione ha realizzato 350 pozzi, 25 scuole rurali, oltre ad una clinica a Mokonissa, nel Sud del Paese.

Madagascar

L’Economia del Madagascar è nel 2020 una delle più povere del mondo; con il 70% della popolazione che vive in povertà estrema causata in gran parte dalla mancata distribuzione delle risorse di cui il Paese è ricco. La carenza di infrastrutture, specialmente di strade, rende difficile agli agricoltori portare i propri prodotti sui mercati, e l’isolamento geografico del Madagascar dal resto del mondo accresce i costi dei commerci.
Quasi la metà dei bambini del Madagascar sotto i 5 anni è malnutrita. La Costituzione del 2007 stabilisce che la lingua ufficiale è il Malgascio, di origine Malato-Polinesiana, parlato e compreso in tutta l’isola. La popolazione malgascia ha sempre vissuto nella povertà ma la situazione è peggiorata negli ultimi 10 anni, dopo il golpe contro l’ex Presidente Marc Ravalomanana nel marzo del 2009, perché sono aumentati gli atti di banditismo, furti e rapine. Da allora il Paese è in caduta libera: mancano cibo e medicine di base .

La Fondazione ha realizzato dal 2004 ad oggi, 52 pozzi artesiani a Tsiroanomandidy e le scuole di: Saint Joseph, Maritampona, Ambatomainty, e Nosy Be oltre ad un dispensario medico presso il villaggio di Ampassindava a Nosy Be che sarà inaugurato appena possibile.

Nepal

Il Nepal è uno stato dell’Asia meridionale con circa 30 milioni di abitanti; la sua capitale è Kathmandu. Confina a nord con la Cina e a sud con l’India ed è uno stato senza sbocco al mare. Il territorio, compreso tra la pianura del Gange e la catena montuosa dell’Himalaya, è prevalentemente montuoso fa geograficamente parte del subcontinente indiano. Circa la metà della popolazione del paese vive con meno di 1,25 dollari statunitensi al giorno.
Il Tibet è una tragedia ormai dimenticata, ma iniziata nel lontano 1949, quando la neonata Repubblica popolare Cinese invase militarmente il Tetto del Mondo proclamando la “liberazione” del popolo tibetano. Quello che è successo da quel momento in poi è stata una vera e propria tragedia che ha portato alla morte di più di due milioni di tibetani su un totale di circa sette milioni. Proprio ad alcuni di questi bambini che vivono la difficile condizione dell’esilio, la Fondazione ha dato l’opportunità di frequentare una scuola dove possano mantenere vive una lingua, una tradizione ed una cultura che altrimenti avrebbero rischiato di essere estinte.

La Fondazione ha realizzato nel 2005 la scuola “Tashi Boarding School” a Kathmandu, nel quartiere di Boudha, in grado di garantire a circa 160 bambini tibetani e nepalesi una istruzione primaria e secondaria oltre ad assicurare vitto ed alloggio a un centinaio di loro.

Myanmar

Il Myanmar è uno Stato dell’Asia sudorientale che occupa parte della costa occidentale della penisola indocinese; affacciato sul Golfo del Bengala e sul mar delle Andamane, confina da ovest a est con Bangladesh, India, Cina, Laos e Thailandia.

Secondo il censimento del 2017, ha una popolazione di oltre 55 milioni di abitanti. La maggioranza della popolazione è di etnia Bamar e di religione buddhista, ma vi sono anche numerose minoranze etniche, che, sin dall’indipendenza, sono state coinvolte in diversi conflitti armati con il governo centrale. Particolarmente criticato dalla comunità internazionale è il trattamento subito dalla minoranza etnica dei Rohingya, di religione musulmana, vittime di persecuzione e privazione della cittadinanza.

La Fondazione ha realizzato nel 2004, una scuola media per 210 bambini, nel villaggio di Kaungh-to nella stato di Shan ed una nuova struttura per pazienti epilettici a Payaphyu, al Nord della Birmania, che ospita circa 170 pazienti con malattie mentali e malformazioni fisiche oltre a numerosi bambini orfani.